lunedì 25 luglio 2011

Il santuario sannita di Pietrabbondante riceve la tutela dello Scudo Blu

Inaugurato lo Scudo Blu del santuario sannita di Pietrabbondante. Ieri mattina, alle porte dell’area archeologica, la cerimonia organizzata dalla SIPBC, la Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali. Occhi lucidi ed un pizzico di emozione quando Isabella Astorri, presidente dell’associazione, ha fatto cadere il panno che ricopriva il prestigioso simbolo internazionale, tra applausi e visitatori. Presenti la Soprintendente Alfonsina Russo, il sindaco del paese Giovanni Tesone, gli assessori regionali Gianfranco Vitagliano e Franco Giorgio Marinelli, il Presidente della Provincia Luigi Mazzuto. Tutti ad omaggiare il valore dello Scudo Blu, tutela per i beni culturali che hanno l’onore di ottenerlo (in Italia infatti ce ne sono pochissimi) dalle calamità che possono verificarsi durante i conflitti armati o le cosiddette operazioni di pace. Un riconoscimento prestigioso, che rende giustizia all’importanza che i beni culturali hanno nel nostro Paese. Tesori preziosi che spesso vengono lasciati in balia dell’indifferenza. “Lo Scudo Blu per i beni culturali – ha detto la Astorri, presidente dell’associazione di volontariato – è come la Croce Rossa per i diritti umani. Il bene culturale è una creatura, distruggerlo è un vero e proprio crimine.” Dopo la cerimonia, il gruppo si è spostato presso la sala conferenze di Palazzo Carosella, dove organizzatori e rappresentanti istituzionali sono entrati nei dettagli dell’iniziativa. “Lo Scudo Blu arriva in un momento particolare – ha precisato Tesone – sono infatti appena ricominciate le attività di scavo e di restauro nel sito archeologico e in autunno sarà inaugurato il museo, che permetterà di rendere fruibili ai visitatori i reperti trovati negli anni.” La nuova struttura, che a Pietrabbondante si attendeva da tempo, secondo quanto accennato dall’assessore Vitagliano e dalla Soprintendente Russo sarà gestita attraverso la collaborazione tra i vari organi istituzionali. Un bando sarà emanato dalla Regione Molise per reclutare giovani archeologi e personale di custodia specializzato. Con l’intento di dare possibilità di lavoro alle nuove generazioni. Nulla di ufficiale, per ora. Ma l’idea sarebbe questa.


Il Presidente Mazzuto ha sottolineato la necessità di una sinergia tra gli Enti per valorizzare e tutelare l’inestimabile patrimonio culturale del territorio. “Se riusciamo a raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo – ha sottolineato la Presidente della SIPBC – è perché ci crediamo. La nostra è un’associazione di puro volontariato. Guidata dalla passione, che è il motore per fare ogni cosa. I volontari dovrebbero essere più coinvolti ai tavoli delle istituzioni.” La Soprintendente Russo si è poi soffermata ad illustrare il patrimonio archeologico molisano. Dando rilievo all’esigenza di creare una rete tra i beni e percorsi tematici tra i vari santuari sanniti, le fortificazioni e i musei. Tanti infatti sono i progetti intrapresi dalla Soprintendenza, dalla riapertura del Paleolitico di Isernia all’area di Villa Zappone di Larino. Insomma, riscoprire il genius loci, quel senso di appartenenza che costruisce l’identità di un popolo. “Quando vengo a Pietrabbondante – ha concluso la Astorri – sento un brivido. L’orgoglio dell’appartenenza al mondo sannita. Ma penso alle anime degli antenati. Come possono trovare pace nelle condizioni attuali?”

Nel pomeriggio, infine, l’archeologo Adriano La Regina, che conduce ricerche ed operazioni di scavo del santuario da anni, ha deliziato i visitatori con un’approfondita visita guidata tra le bellezze dell’universo sannita.

A.Z.
Articolo pubblicato su Primo Piano Molise

Nessun commento:

Posta un commento