mercoledì 7 novembre 2012

I Sanniti protagonisti di un ambizioso progetto di marketing territoriale


Nasce da due romanzi storici di Nicola Mastronardi, che raccontano l’identità di un popolo e un pezzo di storia italiana che vuole tornare alla luce.

È stato il popolo che ha dato origine all’identità del territorio che oggi si chiama Molise.  E che, insieme ai Marsi, ha fatto nascere il concetto stesso di “Italia” come Nazione composta da popoli uniti da vincoli di lingua, costumi e da un comune sogno di indipendenza. 

I Sanniti hanno deciso di tornare allo scoperto, per rimpossessarsi del proprio posto nella storia italiana e universale. Insieme agli  Italici (Vitelios in lingua osca) i Sanniti sono infatti i protagonisti di un ambizioso progetto di marketing territoriale, che nasce in Alto Molise intorno al termine “Viteliú”, il nome osco antico ed originario della parola latina “Italia”

Il progetto Viteliú è stato elaborato da un gruppo di lavoro, una partnership, fatta di imprenditori e personaggi della cultura molisana, per far riemergere l’identità storica del territorio e farlo conoscere oltre i confini regionali. Tra i promotori ci sono Nicola Mastronardi, scrittore e profondo conoscitore del mondo sannita, e Simone Sala, noto pianista, ideatore e direttore artistico del festival “World Music Project”. 

Il progetto prende vita dalla pubblicazione di due romanzi storici (il primo sarà in edicola a dicembre), che raccontano dell’evoluzione della “Prima Italia”, dando voce a ottocento anni del nostro passato (dal IX al I secolo a. C.) completamente ignorati dai libri scolastici. Un buco nero della cultura italiana, su cui va fatta luce. Dai romanzi redatti da Mastronardi si sviluppa un importante disegno di marketing, che rende omaggio al Molise e a parte dell’Abruzzo, che per la prima volta vengono riconosciute come aree genetiche della prima Italia. I Sanniti Pentri diventano protagonisti di un passato dimenticato, che può tornare allo scoperto e riempire quelle pagine di storia che nel tempo sono state lasciate senza una precisa definizione, affogate nel “diluvio romano” per usare un concetto utilizzato nella IV di copertina del primo romanzo.  

Il progetto “Viteliú” diventa promotore della riscoperta della storia della prima Italia, fondata dai Sanniti Pentri e dai Marsi, colonna della Lega italica che aggregò dodici popoli, nel sogno di uno stato indipendente (Viteliú appunto, l’Italia) in relazione con la realtà romana dell’epoca. Da tali consapevolezze prende piede una progettazione complessa, che vede come primo firmatario Angelo Marcuci (Terme di Sepino spa), con l’obiettivo di far conoscere il Molise come terra d’origine e come territorio dai tanti risvolti nascosti. “Dobbiamo far comprendere – spiega Nicola Mastronardi – l’importanza della nostra terra, come culla della prima Italia. Renderla riconoscibile come è la Tuscia per l’alto Lazio e la Toscana o la Magna Grecia. Ci sono ottocento anni di storia della nostra penisola – non solo del Molise -  che rivendica una notorietà sin qui nascosta sotto la “coperta latina”. 

Il progetto parte dai romanzi per innestarsi nella programmazione turistica, con lo scopo di far percorrere ai visitatori i luoghi attraversati dai personaggi dei due libri, (il secondo in programmato per l’autunno 2013) nella produzione di un film ispirato ai romanzi storici, nella realizzazione di un Parco Archeologico Territoriale dedicato al Sannio Antico, per mettere in rete tutti i siti di interesse storico-archeologico disseminati tra l’Alto Sangro all’Alto Molise, fino ad Altilia, ed infine la creazione di un Centro di ricerca di alta formazione dedicato ai popoli italici, in collaborazione con l’Università del Molise e con l’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte di Roma. Un organismo, con sede in Molise, che tra le altre cose si occuperà di sviluppare attività e promozione della ricerca e degli scavi archeologici nel territorio della Prima Italia. Attraverso questi passaggi, l’obiettivo del gruppo di lavoro è quello di far si che la cultura diventi fulcro per lo sviluppo socio-economico del territorio e della sua comunità, i cui abitanti ritornino ad essere gli attori protagonisti della rinascita della propria terra. 

Tra le altre operazioni previste dal progetto, ci sono attività di divulgazione della storia locale nelle scuole, (la casa editrice dei due romanzi sta progettando una linea editoriale basata sui singoli popoli italici)  per rendere note le vicende del passato nascoste nei secoli, e la realizzazione di una mostra biennale, organizzata in collaborazione con le Soprintendenze ai Beni Archeologici dedicata a tutti i popoli di Viteliú. Inoltre, è previsto un convegno di grande respiro, in cui saranno coinvolti i maggiori studiosi del Sannio e degli Italici. “Stiamo selezionando – spiega Mastronardi – le aziende più esclusive legate al territorio molisano e Marsicano affinché sostengano la prima fase del progetto che è già iniziata. La loro immagine sarà veicolata in tutta Italia e dovunque la notorietà del romanzo, e speriamo del film, sarà in grado di arrivare. Chiederemo naturalmente aiuto anche alle istituzioni, regione Molise e Abruzzo in prima fila”. 

Insomma un progetto ambizioso, sposato con entusiasmo da Simone Sala e da un primo gruppo di imprenditori selezionati, che hanno abbracciato l'idea di rendere noto il Molise e i Sanniti come "padri" della prima Italia. Il pianista, originario di Bojano, con una carriera tutta in crescita anche a livello internazionale, sta già lavorando alla composizione di musiche speciali, che faranno da sfondo alla presentazione del primo romanzo e del book trailer ad esso dedicato. Isernia è la città scelta per l’esordio nella prima settimana di dicembre con la promessa di presenze importanti

In fondo, i Sanniti non sono mai scomparsi del tutto.

Adelina Zarlenga
Primo Piano Molise del 7 novembre 2012


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