Cavallo di battaglia per gli amministratori del territorio, resta soffocato dalla mancanza di programmazione. Senza neppure un albergo per dormire.
Nel 2005 sono cominciati i lavori per la costruzione di una “foresteria”, con l’obiettivo di adibirla ad albergo, ma dopo aver speso 400.000 euro, finanziati dal CIPE, l’opera è rimasta incompiuta. Ed ancora giace, come un pugno nell’occhio, all’ingresso del paese, circondata da sterpaglie. Ora pare che la nuova amministrazione si stia adoperando per terminare la struttura, che lasciata così, serve solo a rovinare il paesaggio, rigoglioso di boschi e di natura incontaminata. La Soprintendenza ai Beni Archeologici spesso non ha soldi neppure per tagliare l’erba che cresce intorno agli edifici sacri dell’antico popolo sannita. Per aumentare l’orario di apertura del sito, il Comune di Pietrabbondante e l’Ente culturale impiegano i volontari del Servizio Civile Nazionale, che integrano l’attività dei custodi e accompagnano i visitatori tra i tesori dell’area archeologica. Inoltre, quando il personale statale andrà in pensione, non sarà rimpiazzato.
La politica regionale, dal canto suo, non ha dato input positivi allo sviluppo turistico. Continuano a mancare i servizi essenziali. Da qualche anno, in paese, si sta costruendo un museo, finanziato dalla Regione Molise. Il 29 agosto di quest’anno, agli albori della nuova campagna elettorale, che avrebbe incoronato ad ottobre, per la terza volta, il governatore Michele Iorio (fedele sostenitore del PDL di Silvio Berlusconi), è stato inaugurato in pompa magna il primo lotto dell’opera, in un cantiere ancora aperto. La struttura è indispensabile per conservare e rendere fruibili reperti e ritrovamenti venuti fuori da anni di scavi, alcuni andati persi in passato e finiti ad abbellire i musei di Roma e di Napoli. Ma una volta terminato, resterà il dilemma della gestione. La Regione avrebbe finanziato l’opera a favore del Comune, ma né l’Ente locale, né la Soprintendenza, che è entrata nel progetto espositivo a cose già fatte, possono con le loro ridotte risorse sostenerne le spese. L’idea della Regione Molise sarebbe quella di affidare la gestione ad una Fondazione, Molise Cultura (in parte di proprietà della Regione stessa). “La legge – spiega l’assessore alla cultura del Comune di Pietrabbondante, Bruno Moncharmont – prevede che un bene pubblico venga dato in affidamento ad un ente pubblico, non ad un privato”. Insomma, all’orizzonte si preannuncia una bagarre sulla questione. Anche perché, a quanto pare, il Soprintendente molisano, non permetterà mai ad una fondazione di esporre nel museo. E il Comune non dovrebbe avere solo il ruolo di “passa soldi”, ma occuparsi direttamente del territorio che amministra. “Ai tempi della vecchia amministrazione – aggiunge l’assessore – sotto ci sono stati interessi privati”. Come finirà? Per arrivare a Pietrabbondante, poi, se non si viaggia in auto è un’impresa. Dagli anni Sessanta è cominciato un processo di impoverimento delle ferrovie, per privilegiare il trasporto su gomma, che con gli ultimi tagli del Governo, si è ridotto ancora di più. Le storiche rotaie che attraversano il territorio alto molisano (linea Carpinone – Sulmona), dopo più di 100 anni di attività, sono state dismesse. Solo di recente, dopo numerose proteste contro il muro, un’azienda di trasporti abruzzese vorrebbe ripristinare la tratta a fini turistici. Chissà. Il potenziale per attirare visitatori da tutto il mondo c’è: i Tratturi (antiche strade erbose larghe 111 metri, utilizzate dagli antenati per la transumanza), le aree archeologiche, le riserve MAB protette dell’UNESCO, impreziosiscono il territorio. Ma a volte, resta tutto campato in aria. Da qualche anno, sette comuni della zona (compreso Pietrabbondante) si sono uniti per formare un Consorzio turistico (ASSOMAB). Hanno cominciato a valorizzare i Tratturi, a pianificare online una rete per offrire opportunità ai visitatori. E l’ultima frontiera in fase di esplorazione sarebbe quella di puntare sul trekking. Ma la strada è ancora lunga e senza una programmazione seria, Pietrabbondante resterà quel luogo incantato e raro, ma spopolato e senza futuro. Trovare lavoro, d’altronde, è un’avventura e la maggior parte dei giovani fa le valigie e va via, come gli emigranti di cinquanta anni fa, alla ricerca di una terra promessa.
A.Z.
Articolo pubblicato su alleanza democratica.eu
A proposito di tesori dimenticati, vorrei segnalare questo link, che riporta al servizio televisivo trasmesso su "Striscia la notizia" qualche giorno fa.http://www.striscialanotizia.mediaset.it/ricerca-mediaset/risultato.shtml?q=pietrabbondante&scope=sito&sort=
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