mercoledì 31 agosto 2011

Polo Scolastico. Rivoluzione in Alto Molise

I soldi sono finalmente arrivati: 2 milioni e 800.000 euro che serviranno per un'opera, che sembra di routine, ma che cambierà il modo di intendere la scuola in Provincia e lo stile di vita dei piccoli comuni. A Carovilli, nascerà un maxi-polo scolastico per raccogliere gli alunni di otto paesi dell'area. Se prima l'idea era quella di tenere i ragazzi in paese, evitando di farli spostare in altri centri, lottando con le unghie e con i denti per conservare le scuole in loco, adesso si capovolge tutto. I Comuni si associano e pensano ad una scuola unica, abolendo le pluriclassi e le acrobazie per tenere aperto un presidio.

Una rivoluzione copernicana che parte dai centri dell'Altissimo Molise. I sindaci dei sette Comuni del Consorzio AssoMab (Pietrabbondante, Carovilli, Roccasicura, San Pietro Avellana, Vastogirardi, Chiauci e Pescolanciano) più il primo cittadino di Capracotta hanno tirato fuori dal cilindro l'idea del Polo da situare a Carovilli. Punto strategico, facilmente raggiungibile da tutti i centri coinvolti nell'iniziativa.

I Comuni protagonisti, durante l'anno, hanno già firmato un protocollo di intesa per aderire al progetto. "Io e gli altri sindaci del territorio - diceva Giovanni Tesone, primo cittadino di Pietrabbondante - abbiamo già presentato a febbraio 2010 una proposta in Regione, per far conoscere le nostre intenzioni e dare il via alle varie procedure per la realizzazione". Che con il finanziamento è a buon punto.

L'idea della scuola unica va incontro anche alle esigenze degli insegnanti, condannati a dover fare la spola tra mille paesini per riuscire a mettere insieme una cattedra. "Anche i genitori dei bambini - dice il sindaco di Carovilli, Antonio Cinocca  - sembrano propensi ad accettare il progetto. Intanto, stiamo pensando ai servizi che permetteranno di far funzionare al meglio il Polo Scolastico, come i trasporti e la mensa. Finora, noi sindaci siamo molto uniti nel portare avanti la proposta. Vogliamo conservare l'assetto territoriale e sociale, per evitare che le famiglie abbandonino le nostre terre e si trasferiscano altrove."

Primo Piano Molise

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