giovedì 9 febbraio 2012

Pietrabbondante, anche il centenario si mette a spalare

Amici spalatori di Pietrabbondante


Gazzella si rifugia su un albero in cerca di cibo
L’Altissimo Molise sommerso da due metri di neve, non si arrende all’emergenza. I cittadini di montagna sono abituati alle intemperie e al gelo polare e in casi straordinari come quello di questi giorni di bufera e di tormenta, restano psicologicamente tranquilli. I disagi ci sono, ma le lamentele sono poche. Piuttosto ci si arma di pala e di buona volontà, per risolvere le situazioni più critiche. Quando i problemi di salute non mettono la vita a rischio. Ci si ingegna come meglio si può. Così, in una Pietrabbondante trasformata in un manto bianco, immerso in cumuli di neve insormontabili, il Comune ha ingaggiato, grazie al decreto del tre febbraio del Presidente della Regione, undici giovani spalatori, per liberare le strade cittadine, dove ormai gli spazi per il transito sono ristretti.
“Grazie al loro validissimo aiuto – rassicura il sindaco del paesino, Giovanni Tesone - e soprattutto, all’incessante opera prestata 24 ore su 24 con alto senso di abnegazione da tutti i dipendenti comunali, è stato possibile assicurare l’accesso a tutte le abitazioni del centro urbano e a tutte le zone rurali isolate e a dare ristoro alle persone in difficoltà,  mediante la distribuzione di viveri e di farmaci”.
“C’è da dire, inoltre – aggiunge Tesone - che il tutto è stato facilitato dalla piena e indispensabile collaborazione dei cittadini pietrabbondantesi che, nelle immaginabili difficoltà, hanno spontaneamente contribuito alle varie necessità”.
Tutte le auto, infatti sono state spostate dai tre parcheggi principali, in modo da poter sgomberare meglio le strade principali e renderle percorribili.
“Per il costante pericolo di caduta neve dai tetti – sottolinea il sindaco del paesino a mille metri - si raccoglie l’invito della Protezione Civile e si raccomanda ai cittadini di circolare solo lontano dai cornicioni delle abitazioni. Si ricorda che la caratteristica presenza sui tetti di pesanti pietre, che hanno la funzione di protezione delle tegole dalla furia dei venti, rappresenta un ulteriore grave pericolo giacché esse potrebbero precipitare insieme alla neve. Nota simpatica di questa emergenza, infine, è stata l’attiva partecipazione ai lavori del nostro nonnino centenario Pasqualino Santangelo, che, con il suo esempio, ha rassicurato tutti e ha invogliato i giovani alla piena collaborazione”.

Primo Piano Molise del 7 febbraio 2012
A.Z.

Nessun commento:

Posta un commento