Mercoledì 18 agosto 2010 si svolgerà a Bojano (provincia di Campobasso) la XIV edizione del Ver Sacrum, rievocazione storica dei principali rituali dei Sanniti a cura della F.I.D.A.P.A. (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari) - sezione di Bojano.
Secondo la mitologia furono i Sabini, giunti nella terra degli Opici, l'attuale Molise, a dare luogo ad un nuovo gruppo etnico: i Sanniti. I Sabini a seguito di una guerra scoppiata con gli Umbri avevano promesso a Marte, dio della forza vitale e non ancora della guerra, per un esito favorevole del conflitto, di sacrificare i nascituri della successiva primavera. Uscirono vincitori dallo scontro, ma dimenticarono il voto e malattie e calamità si abbatterono su di loro. Per placare l'ira del dio, gli consacrarono i propri figli facendoli emigrare in una "fatidica primavera" (Ver Sacrum). I giovani sabini, detti Sabelli, guidati da Comio Castronio, al seguito di un bue, animale sacro a Marte, giunsero nelle terre poste alle falde del Matese e qui si fermarono. Così, intorno al VII-VI secolo a.C. sarebbe stata fondata Bojano, in osco Bovaianom (che sarà la romana Bovianum e la medievale Bobiano). Nella manifestazione in programma il prossimo 18 agosto rivivranno alcuni rituali del glorioso popolo italico: consacrazione, divinazione, combattimento, fondazione, matrimonio, giuramento. Il corteo, composto da oltre 200 figuranti (vari personaggi in costumi d'epoca: il Meddis Tutikus - Magistrato Supremo -, i sacerdoti, il Dio Marte, la Dea Kerres, il capo militare, l'araldo, i guerrieri, le spose, le danzatrici ed interi nuclei familiari), dopo aver sfilato, a partire dalle ore 19, per le principali strade della cittadina, giungerà allo stadio comunale ove si svolgerà, alle ore 20, lo spettacolo (ingresso gratuito).
La rappresentazione consta di quattro scene:
I scena rappresenta il Ver Sacrum, vale a dire il rito dell'abbandono da parte dei giovani delle terre d'origine pronti a partire alla ricerca di nuove terre. Il Sacerdote benedice i giovani che poco dopo si allontanano. I giovani, guidati da Comio Castronio e seguiti da un bue, si fermeranno presso il Tifernus mons dove daranno origine alla città di Bovianum;
II scena tratta dell'istituzione del Matrimonio inteso come rito comunitario. La donna altro non era che la ricompensa del valido guerriero;
III scena vede protagonista un vecchio saggio che incita i giovani guerrieri a non perdere mai la virtù e il valore;
IV scena rappresenta il rito del giuramento dei giovani guerrieri sanniti che davanti all'altare invocano la maledizione sulla stirpe qualora portano a termine con coraggio la guerra. Colui che si rifiuta viene ucciso.
Nessun commento:
Posta un commento