lunedì 21 giugno 2010

Sgarbi e Oliviero Toscani contro l'eolico a Pietrabbondante ed Altilia


Vittorio Sgarbi difende il Molise e il suo paesaggio:‘L'assoluta indifferenza che si riserva al Molise'. E' così che ha sintetizzato il rischio di sacrificare anche Altilia e Pietrabbondante al business dell'eolico. L'eolico è una straordinaria opportunità di produrre energia pulita ma quando si passa il limite del buon senso somiglia troppo ad una speculazione fine a se stessa e può devastare i territori, proprio come accade con le produzioni inquinanti. La coscienza del proprio paesaggio è una ricchezza che i molisani non hanno mai imparato a difendere, forse perché abituati alla bellezza, come fosse scontata e intoccabile. Così non è e l'abbiamo imparato in pochi anni, senza avere il tempo di evitare scempi che invece evitabili lo sono. Basta un po' di buon senso e un po' di orgoglio in più. 

Nel suo intervento alla presentazione del progetto di Oliviero Toscani 'Nuovo paesaggio italiano', Sgarbi ha denunciato il rischio di perdere per sempre la bellezza di Altilia e di Pietrabbondante: "Un paesaggio già deturpato da mille pale eoliche che ora minacciano anche luoghi sublimi come quello di Altilia, a Sepino, e la zona archeologica di Pietrabbondante, ad Isernia, nell'assoluta indifferenza che si riserva al Molise''.

Una voce autorevole che idealmente raccoglie l'allarme già lanciato in loco. "Nuovo paesaggio italiano" è un progetto ideato da Oliviero Toscani che insieme alll'accademico dei Lincei e direttore della Scuola Normale superiore di Pisa Salvatore Settis, il vicepresidente del Fai Marco Magnifico e l'imprenditore edile e viticoltore presidente della holding Terra Moretti, Vittorio Moretti, hanno presentato un progetto che prevederà la partecipazione collettiva dei cittadini. Sarà un archivio vero e proprio di scatti aggiornati di angoli d'Italia: "Siate delatori contro lo scempio paesaggistico, fate si' che la fotografia diventi utile memoria storica dell'umanità" sono le parole di Toscani. Il famosissimo fotografo comporrà' una sorta di murales-rotolone lungo 100 metri, che verrà' esposto in ogni città. La prima mostra si terra' sabato 10 luglio a Suvereto, presso la cantina toscana Petra progettata da Mario Botta. Questa dimostrazione non vuole essere solo una denuncia dell'abusivismo e della cementificazione del nostro paesaggio ma anche un mezzo per far sì che il cittadino stesso sia cosciente di ciò che sta osservando, rendendolo partecipe e soprattutto capace di denunciare quello che si ritiene oggettivamente "bello" o meno. (Fonte: Primapaginamolise)
Si veda anche l'ottimo sito Viadalvento.

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