domenica 22 aprile 2012

Come costruire una COMPOSTIERA



Ieri ad Agnone, un weekend per sensibilizzare i cittadini alla raccolta differenziata.
Ma anche nei luoghi in cui non è ancora possibile differenziare i materiali di scarto, ci sono delle buone pratiche ecologiche, semplici e a costo zero, che ogni persona può applicare...
Per chi ha un orto o un pezzetto di terra è facile costruire una COMPOSTIERA, che aiuta il terreno a diventare fertile..
Basta scegliere un angoletto del proprio giardino, circoscriverlo con tavole di legno o con altro materiale e riversare al suo interno i nostri scarti alimentari. In questo modo, si riducono i rifiuti e si nutre il terreno, come facevano i nostri nonni o genitori..

Per avere informazioni più dettagliata, vi propongo un articolo tratto da www.greenme.it di Monica Paolucci


"Chi ama coltivare piante e fiori lo sa bene: è molto importante utilizzare un buon fertilizzante. Questo è un termine spesso associato all'idea di dover addizionare un composto chimico alle sostanze nutritive della terra per far crescere piante rigogliose. Sbagliato. O meglio, non necessariamente vero. Il miglior concime è quello organico, quello cioè che si ottiene da sostanze naturali, come i rifiuti organici. Il compost è un prodotto fertilizzante che si ottiene dalla decomposizione naturale di sostanze organiche. Semplice. E lo è altrettanto realizzarlo.
Ognuno di noi, infatti, produce quotidianamente una serie di rifiuti organici vegetali. Accumulando questi materiali di scarto all'aperto o in un apposito contenitore, detto composter, si può ottenere in breve tempo un compost di buona qualità per il giardinaggio e l'agricoltura.
Esempio di compostiera da giardino
Vediamo innanzitutto quali sono i rifiuti organici da utilizzare per il compostaggio, distinguendo tra gli scarti umidi (quelli di cucina) e gli scarti secchi (quelli di giardino). Tra gli scarti umidi si annoverano i residui di verdura, le bucce della frutta, i fondi di tè e di caffè, mentre per quelli secchi  possiamo sfruttare i fiori appassiti, i rami di potatura, le foglie secche, l'erba tagliata del prato e anche la segatura. Non sono indicati, invece, gli avanzi di cibo di origine animale e i cibi cotti, che potrebbero attirare insetti e altri animali.

Il luogo ideale per posizionare il nostro composter è un angolo ventilato alla luce del sole, che goda magari di una semiombra. Occorre inoltre assicurargli un'adeguata areazione, perché i microrganismi vivono solo in presenza di ossigeno. Il materiale di partenza deve essere ben miscelato e contenere nelle stesse proporzioni gli scarti umidi e quelli secchi; in questo modo si avrà la giusta porosità per una buona circolazione dell'aria. I rifiuti possono essere introdotti continuamente nel composter, aggiungendo materiale nuovo man mano che quello vecchio fermenta e prestando attenzione al tasso di umidità del composto: è opportuno bagnarlo leggermente se la massa si asciuga troppo.
                                 

Ci sono tre fasi principali in cui si sviluppa il processo di compostaggio:
nella prima, che dura da una a tre settimane, la temperatura comincia a salire.
Nella seconda, che può durare anche diversi mesi, la temperatura dovrà stabilizzarsi tra i 50° e i 60°. In questa fase occorre rimescolare la massa  dalle tre alle cinque volte al mese per evitare differenze di maturazione tra l'interno e l'esterno della materia.
Nella terza si arriva ad uno stato di composto pronto: la materia ha subito un compostaggio di quattro-otto mesi e si è trasformata in humus.
Un compost maturo si riconosce dal colore scuro, dalla consistenza soffice e dall'odore di terriccio. A seconda del grado di maturazione, il compost è destinato a usi diversi. Dopo otto-dieci mesi si ha un compost pronto: ottimo per la preparazione delle aiuole, i vasi fioriti e la risemina di prati. Il compost maturo, invece, ottenuto dopo dodici-ventiquattro mesi di compostaggio, è ideale come terriccio per vasi.
Il compostaggio è una pratica semplice, non impegnativa e non costosa che ha molteplici vantaggi. Riduce la quantità di rifiuti organici in discarica, nonché la formazione del percolato, sostanza che inquina le falde acquifere. Inoltre consente di ricavare terriccio naturale e fertile per le nostre piante, senza bisogno di utilizzare concimi o fertilizzanti aggiuntivi. Non male, pronti per l'esperimento"?

martedì 17 aprile 2012

Nuove scoperte dall'Alto Sannio


tempio sannitico Schiavi d'Abruzzo
Nuove intriganti rivelazioni dall’Alto Sannio. Durante l’appuntamento di sabato pomeriggio a Pietrabbondante, per la presentazione del thriller “La confraternita del Lupo” di Daniele Lombardi, lo studioso del mondo sannita Nicola Mastronardi ha raccontato di nuove scoperte archeologiche al confine tra l’Abruzzo e il Molise, tracce di vita di un lontano passato che potrebbero far riemergere realtà sorprendenti per il territorio. “L’ AVAT-Borrello (Associazione per la Valorizzazione dell’Ambiente e del Territorio), paesino poco distante da Pescopennataro – ha spiegato Mastronardi – ha scoperto nella collina di Montalto strutture antiche. Sono state fotografate e con l’ausilio di tecnici ed ingegneri sono stati fatti rilievi, poi trasmessi all’archeologo Adriano La Regina e alla Soprintendenza di Chieti”. Il Presidente dell'Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte di Roma avrebbe analizzato le immagini delle strutture in questione, ritenendole di grande interesse. Le ipotesi, ancora tutte da valutare, rimandano ad un antico abitato o ad una necropoli principesca, in quanto ci sarebbero  tombe  somiglianti a quelle dei nobili etruschi. Nessuno ha ancora scavato per capire meglio cosa è nascosto sotto la terra di Borrello. Sarà infatti la Soprintendenza chietina ad occuparsi della nuova scoperta. L’Ente culturale ha infatti già informato il Comune del paesino ai confini del Molise, noto per le splendide Cascate del Verde. E a breve, potrebbero esserci novità.
Si suppone che le strutture appartengano al mondo sannita. Se così fosse, l’idea di un collegamento tra le aree archeologiche dell’Alto Molise e del basso Abruzzo sarebbe ulteriormente confermata. D’altronde, studiosi e amministratori della zona in questione hanno avviato già dallo scorso anno il progetto del Parco Archeologico dell’Alto Sannio, che comprende il territorio ricco di archeologia che va da Schiavi D’Abruzzo fino a Pietrabbondante. “Le rivelazioni di Borrello – ha precisato Mastronardi – confermano l’estrema importanza della comunità che si è insediata nell’età del ferro tra Schiavi, Capracotta, Pescopennataro e Pietrabbondante. In questo ferro di cavallo tra le montagne, al cui interno è Agnone e che comprende anche la zona di Vastogirardi e Carovilli, si sarebbe costituita la comunità genetica del Sannio”.
Un contributo determinante alla individuazione del sito e alla  comprensione della sua importanza dal punto di vista storico è stato fornito da:  Angelo Ferrari (Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Metodologie Chimiche, Roma), Amelio Ferrari (Istituto Tecnico Agrario “Emilio Sereni”, Roma); Guglielmo Palmieri (Comunità Montana  "Montagna Sangro-Vastese", Abruzzo),  Marino Di Nillo ( DigitPA, Roma); Ezio Burri (Università dell'Aquila  - Dipartimento Scienze Ambientali, L'Aquila).

Adelina Zarlenga
Primo Piano Molise

domenica 15 aprile 2012

Lombardi presenta un libro dal sapore tutto Sannita

PIETRABBONDANTE. Un libro dal sapore tutto
sannita, quello di Daniele Lombardi presentato ieri
nel Palazzo Carosella di Pietrabbondante.
Al centro, storia, miti e leggende degli antichi
abitanti del Sannio.
“La Confraternita del Lupo racconta l’Altomolise
nelle sue pieghe più affascinanti – ha spiegato
l’autore, originario di San Pietro Avellana che si
trova a Roma ormai da vent’anni – racconta la sua
natura, i suoi luoghi geografici, la sua storia, il contatto
con un mondo che sa ancora di incontaminato
e di antico.”
Un ‘romanzo turistico’ ama definirlo l’autore,
perché ha lo scopo di avvicinare la gente alla conoscenza
del territorio, di stuzzicare l’interesse per
un’area bellissima che si nasconde tra le montagne
del Centro Italia, per scoprirlo in maniera diversa e
nuova.Alla presentazione c’era anche Marco Maggioni,
autore e regista del programma di RaiTre
Geo&Geo, che in Altomolise ha realizzato due servizi
per il noto programma, “Il canto del fuoco” incentrato
sulla fusione delle campane e sulla ‘ndocciata,
e “La culla del tartufo bianco” sul pregiato
fungo, fiore all’occhiello della gastronomia locale.
E che ha intenzione di realizzarne altri due a
breve termine: sui castelli antichi nell’area del Volturno
e sugli scavi archeologici in area sannita, con epicentro proprio a Pietrabbondante.
“Vivo a Roma ma adoro il Molise
e specialmente quest’area interna e
montuosa – ha raccontato – Cosa mi
piace così tanto? Tutto, dai paesaggi
naturali all’enogastronomia, dall’architettura
alla scultura alla storia,
dalla gente alle tradizioni alle vestigia
antiche. E’ una sorta di ‘green oasi’ di
serenità, di tranquillità, di vita autentica.
L’Altomolise merita, merita per
le sue mille qualità, per la sua buona
collocazione in un punto cruciale dello
stivale, che potrebbe metterlo in
contatto rapido con le città principali
di Lazio, Campania, Abruzzo.
Ciò di cui ha bisogno è il rilancio
turistico, gli investimenti, il marketing.
A questo territorio serve il marchio,
quello che fa la differenza e che
è necessario per lo sviluppo economico,
produttivo, turistico. Mi fa piacere,
però, vedere che ci sono molti giovani
attivi, pieni di passione per il recupero
della storia, delle tradizioni, che
cercano di investire in quello che il
territorio offre, senza arrendersi.
Poi, ovviamente, sta alla politica
fare le scelte giuste e vantaggiose”.
am

ARTICOLO DE "I FATTI DEL NUOVO MOLISE"
A CURA DI ADELE MOAURO

Per la Settimana della Cultura porte aperte nell'area archeologica di Pietrabbondante


PIETRABBONDANTE. Si è aperta ieri la settimana della cultura. Tra i musei e i monumenti aperti gratuitamente al pubblico, anche il santuario sannitico di Pietrabbondante, dove è stata organizzata una visita guidata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Molise. L’iniziativa messa a punto per il quattordicesimo anno consecutivo dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali prevede nove giorni di apertura delle più belle attrazioni culturali che ci sono in Italia, con un ricco calendario di eventi, mostre, laboratori didattici e concerti. Lo scopo, senza dubbio, è quello di sensibilizzare i cittadini all’amore per l’arte e alla conoscenza del prezioso patrimonio di cui vanta la nostra penisola. Ma in Alto Molise si ha percezione di quanto sia importante la realtà storica ed archeologica del territorio? Non abbastanza. Pochissimi sono gli investimenti sul turismo, mentre i finanziamenti vengono per lo più dirottati per opere di edilizia, che talvolta restano incompiute, o per altri intenti magari meno produttivi. La cultura passa sempre all’ultimo gradino delle necessità, senza riconoscergliene le potenzialità. Ma questa è un’altra storia. Intanto, alcuni materiali provenienti dagli scavi dell’area di Pietrabbondante saranno in mostra nell’ex convento di Santa Maria delle Monache ad Isernia, per l’esposizione “I tempi del sacro. Testimonianze della religiosità nel Sannio attraverso i secoli”. Il sito archeologico del paesino alto molisano è aperto dalle 10.00 alle 18.00, tutti i giorni tranne il lunedì.

Adelina Zarlenga
Primo Piano Molise

giovedì 12 aprile 2012

La Confraternita del Lupo a Pietrabbondante



COMUNICATO  STAMPA

 



GEO&GEO E LA CONFRATERNITA DEL LUPO INSIEME A BOVIANUM VETUS

Sabato 14 aprile alle ore 18 nel Palazzo Carosella di Pietrabbondante, lo scrittore e giornalista molisano Daniele Lombardi presenterà il suo thriller La Confraternita del Lupo.

A narrarne le vicende un panel di relatori di tutto rispetto: Marco Maggioni, autore e regista del programma di RaiTre Geo&Geo, Nicola Mastronardi, giornalista agnonese e autore del libro “Gheddafi, la rivoluzione tradita” e Adelina Zarlenga, brillante penna di Primo Piano Molise, originaria di Pietrabbondante.

L’antica Bovianum Vetus sannita è il luogo ideale per presentare le vicende della sedicente confraternita del lupo, setta fondata nel 2009 con lo scopo di far nascere Ercole, il perfetto guerriero che, secondo la tradizione italica, avrebbe condotto il suo popolo alla ricchezza e al potere.

“Mitologia e magia, arte, cultura e geografia del territorio alto molisano – scrive Jolanda Ferrara nella sua recensione per Il Centro -;  proprio questo il merito, e la finalità, del lavoro letterario di Lombardi che con puntuali descrizioni fa conoscere emergenze storiche e geografiche che caratterizzano il territorio centro appenninico abruzzese e molisano. Proprio qui - secondo le testimonianze di Tito Livio - erano sorte l’antica città di Volana e le fortificazioni megalitiche alle pendici del monte Miglio, boscoso baluardo montano del tranquillo borgo di San Pietro Avellana, ora scosso dall’inspiegabile scomparsa del custode di un area archeologica sannita.”

Ristampato sotto i tipi di Scriptalab (la prima edizione era invece di Volturnia, esaurita in pochi mesi), La Confraternita del Lupo è un romanzo intricato e fitto di mistero come i boschi nei quali è ambientato.


SCRIPTALAB
EDITING AZIENDALE E COMUNICAZIONE DIVULGATIVA

Via Scalo Ferroviario 16 - 86088 San Pietro Avellana (IS)
Cell. 334.3109598 - info@scriptalab.it - www.scriptalab.it

 
 






AUTORE

Daniele Lombardi è un giornalista pubblicista.
Laureato in Sociologia Politica, ha conseguito un Master in Critica cinematografica, teatrale e musicale e un altro in Editing.
Nel 2010 ha aperto uno studio di consulenza per la redazione di testi, l’editing e la comunicazione scritta.
E’ Direttore responsabile del magazine Italiani di Libia.
Sotto lo pseudonimo di blandobass ha aperto un blog dal quale ha tratto la raccolta di racconti “Blando il ritmo, senza il governo della passione”.
La Confraternita del Lupo è il suo primo romanzo.

QUARTA DI COPERTINA

Uno straordinario tessuto narrativo (passato e presente legati da tenacissimo filo, come nel lungo e particolareggiato flashback interno al romanzo) percorre le pagine di questo romanzo, che sovente si impreziosisce di doviziose sequenze storiche relative ad avvenimenti fondati la storia del territorio, in cui il romanzo si ambienta, e ne brilla per reale e viva conoscenza, come palpitante e dinamico è il linguaggio, efficaci sono le immagini che l’Autore riesce a creare, pur nella difficile – e riuscita – operazione di conciliare le molteplici esigenze sia dei piani narrativi sia dei livelli espressivi richieste dalla complessità della trama. (I.D.I)

SINOSSI

Che fine avrà fatto il custode Carmine Di Ianni? E la sua scomparsa cos’ha a che fare con i Sanniti, antico popolo italico che deve aver abitato anche San Pietro Avellana, misterioso borgo montano scosso improvvisamente dalla sua sparizione? Un thriller in piena regola, quello che Daniele Lombardi, al suo primo romanzo, ambienta nelle magiche geografie dell’Alto Molise, proprio nel paese di San Pietro Avellana (IS), sede – stando alle testimonianze di Tito Livio – della città di Volana e di fortificazioni megalitiche alle pendici di Monte Miglio, boscoso baluardo appenninico del tranquillo borgo, ove la inspiegabile scomparsa del Di Ianni, custode dell’area a archeologica di Piana Fusaro, metterà in moto una serie di indagini – condotte a più livelli e da personaggi diversi – che porteranno in contemporanea ad un finale quanto mai inatteso e inquietante.
A poderoso sfondo della narrazione (che si dipana magistralmente nell’intreccio fra storia della civiltà sannita, geografia del territorio in cui si incastona San Pietro Avellana, arte, architettura e storia dello stesso borgo, e avvolge la vicenda di un penetrante alone di mistero, magia e superstizione, raggiungendo finanche i tratti della favola in epilogo), una sedicente Confraternita del Lupo, nata per caso nelle tranquille brume del centro alto molisano nel 1984.
Colonne sonore a sostegno di ogni capitolo e trama che si connota di moderna epicità (si predispone anche alla sceneggiatura) ad accompagnare il lettore nel groviglio dei boschi, che sveleranno in finale uno scioglimento per nulla immaginato.
E non abbiate timore: la Confraternita del Lupo, forse, non è mai esistita…

mercoledì 4 aprile 2012

Arrivederci...

Oggi termina la nostra avventura qui a Pietrabbondante. Per un anno, dal 4 aprile 2011, ci siamo occupati di questo blog, come volontari del Servizio Civile Nazionale. Abbiamo accompagnato tantissimi visitatori tra le meraviglie dell'area archeologica, di ogni nazionalità, anche cinese. Abbiamo condiviso con molti di voi questa esperienza. Speriamo di aver lasciato un bel ricordo. E di aver soddisfatto curiosità e richieste.

Arrivederci,
dai ragazzi del Servizio Civile...

Celestino, Gioia, Roberta, Marco, Viviana, Mariarosaria e Adelina.

martedì 3 aprile 2012

Visita guidata area archeologica Pietrabbondante



La Soprintendenza per i Beni Archeologici del Molise offre la possibilità di visitare,
con guide esperte del settore, l’area archeologica di Pietrabbondante,
il santuario sannitico più importante del Molise.



Redattore: ANGELO ATTAVINO


Informazioni Evento:

Data Inizio:14 aprile 2012
Data Fine: 14 aprile 2012
Costo del biglietto: € 2,00; Riduzioni: € 1,00; Per informazioni 0865 76129; 0874 427354
Prenotazione: Telefono prenotazioni: 0865 76129; 0874 427354
Luogo: Pietrabbondante, santuario sannitico di Calcatello
Orario: 10,00
Telefono: 0865 76129: 0874 427354
Fax: 0865 76129; 0874 427352
E-mail: sba-mol@beniculturali.it
Sito Web: http://archeologicamolise.beniculturali.it

Dove:

Pietrabbondante, santuario sannitico di Calcatello 
Città: Pietrabbondante 
Indirizzo: calcatello 
Provincia: (IS) 
Regione: Molise 
Telefono: 0865 76129: 0874 427354 
Fax: 0865 76129; 0874 427352 
E-mail: sba-mol@beniculturali.it
Sito web: http://archeologicamolise.beniculturali.it

lunedì 2 aprile 2012

Da una settimana a Pietrabbondante non si vendono i giornali, parte la protesta

"La società incaricata di distribuire i giornali nella nostra zona, ha comunicato che dal 24 marzo 2012 non consegnerà più i giornali all'unico punto vendita (Bar Di Paolo Amedeo) presente nel nostro paese". Scrive così, il consigliere Antonio Di Pasquo del Comune di Pietrabbondante in una lettera alla Prefettura di Isernia, alla Regione Molise, la Provincia pentra, alla Confederazione Italiana Esercenti, ad Assostampa Molise e all'Ordine dei Giornalisti del Molise, per richiamare l'attenzione sulla sospensione del servizio di consegna dei giornali a Pietrabbondante.

"Questa notizia - continua la missiva - è una ulteriore penalizzazione che riceverà la nostra comunità, nell'ennesima sensazione che sta per esserci sottratta un'altra parte della nostra quotidianità, un ulteriore segnale che forse siamo considerati cittadini di serie B". "La logica dei numeri - poi continua - in questo momento non è certamente dalla nostra parte, e capiamo che alcuni servizi gestiti nelle nostre realtà sono sicuramente economicamente penalizzati e minimamente produttiuvi. Ma crediamo anche che non tutto può e deve essere basato sui numeri. C'è la dignità della nostra gente che va sempre e comunque salvaguardata".

"Noi nei nostri paesi vogliamo viverci, e continuare anche nel futuro a viverci in modo dignitoso, respingendo a priori la condizione di sopravvivenza. Si proprio così, consapevoli che non esistono soluizioni miracolose, difendiamo la nostra ferma volontà di voler vivere una vita normale. Forse anche per questo, manifestiamo questo nostro sentimento di profondo rammarico quando ci viene negato qualcosa. Ogni volta che questo accade, e purtroppo ultimamente capita troppo spesso, percepiamo distintamente la convinzione che ci viene tolto definitivamente un tassello della nostra quotidianità e della nostra tanto auspicata vita normale. Si, una vita normale, dove magari c'è anche la possibilità di poter acquistare nel proprio paese un giornale e poterlo leggere".

"Mi sento di rivolgervi un caloroso appello - conclude - affinchè ognuno per le proprie competenze si attivi nell'immediato per far si che questa volta non ci tocchi l'ennesima penalizzazione, e che la nostra comunità possa ancora avere la possibilità di potersi permettere di acquistare un giornale".