sannita, quello di Daniele Lombardi presentato ieri
nel Palazzo Carosella di Pietrabbondante.
Al centro, storia, miti e leggende degli antichi
abitanti del Sannio.
“La Confraternita del Lupo racconta l’Altomolise
nelle sue pieghe più affascinanti – ha spiegato
l’autore, originario di San Pietro Avellana che si
trova a Roma ormai da vent’anni – racconta la sua
natura, i suoi luoghi geografici, la sua storia, il contatto
con un mondo che sa ancora di incontaminato
e di antico.”
Un ‘romanzo turistico’ ama definirlo l’autore,
perché ha lo scopo di avvicinare la gente alla conoscenza
del territorio, di stuzzicare l’interesse per
un’area bellissima che si nasconde tra le montagne
del Centro Italia, per scoprirlo in maniera diversa e
nuova.Alla presentazione c’era anche Marco Maggioni,
autore e regista del programma di RaiTre
Geo&Geo, che in Altomolise ha realizzato due servizi
per il noto programma, “Il canto del fuoco” incentrato
sulla fusione delle campane e sulla ‘ndocciata,
e “La culla del tartufo bianco” sul pregiato
fungo, fiore all’occhiello della gastronomia locale.
E che ha intenzione di realizzarne altri due a
breve termine: sui castelli antichi nell’area del Volturno
e sugli scavi archeologici in area sannita, con epicentro proprio a Pietrabbondante.
“Vivo a Roma ma adoro il Molise
e specialmente quest’area interna e
montuosa – ha raccontato – Cosa mi
piace così tanto? Tutto, dai paesaggi
naturali all’enogastronomia, dall’architettura
alla scultura alla storia,
dalla gente alle tradizioni alle vestigia
antiche. E’ una sorta di ‘green oasi’ di
serenità, di tranquillità, di vita autentica.
L’Altomolise merita, merita per
le sue mille qualità, per la sua buona
collocazione in un punto cruciale dello
stivale, che potrebbe metterlo in
contatto rapido con le città principali
di Lazio, Campania, Abruzzo.
Ciò di cui ha bisogno è il rilancio
turistico, gli investimenti, il marketing.
A questo territorio serve il marchio,
quello che fa la differenza e che
è necessario per lo sviluppo economico,
produttivo, turistico. Mi fa piacere,
però, vedere che ci sono molti giovani
attivi, pieni di passione per il recupero
della storia, delle tradizioni, che
cercano di investire in quello che il
territorio offre, senza arrendersi.
Poi, ovviamente, sta alla politica
fare le scelte giuste e vantaggiose”.
am
ARTICOLO DE "I FATTI DEL NUOVO MOLISE"
A CURA DI ADELE MOAURO
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