lunedì 2 aprile 2012

Da una settimana a Pietrabbondante non si vendono i giornali, parte la protesta

"La società incaricata di distribuire i giornali nella nostra zona, ha comunicato che dal 24 marzo 2012 non consegnerà più i giornali all'unico punto vendita (Bar Di Paolo Amedeo) presente nel nostro paese". Scrive così, il consigliere Antonio Di Pasquo del Comune di Pietrabbondante in una lettera alla Prefettura di Isernia, alla Regione Molise, la Provincia pentra, alla Confederazione Italiana Esercenti, ad Assostampa Molise e all'Ordine dei Giornalisti del Molise, per richiamare l'attenzione sulla sospensione del servizio di consegna dei giornali a Pietrabbondante.

"Questa notizia - continua la missiva - è una ulteriore penalizzazione che riceverà la nostra comunità, nell'ennesima sensazione che sta per esserci sottratta un'altra parte della nostra quotidianità, un ulteriore segnale che forse siamo considerati cittadini di serie B". "La logica dei numeri - poi continua - in questo momento non è certamente dalla nostra parte, e capiamo che alcuni servizi gestiti nelle nostre realtà sono sicuramente economicamente penalizzati e minimamente produttiuvi. Ma crediamo anche che non tutto può e deve essere basato sui numeri. C'è la dignità della nostra gente che va sempre e comunque salvaguardata".

"Noi nei nostri paesi vogliamo viverci, e continuare anche nel futuro a viverci in modo dignitoso, respingendo a priori la condizione di sopravvivenza. Si proprio così, consapevoli che non esistono soluizioni miracolose, difendiamo la nostra ferma volontà di voler vivere una vita normale. Forse anche per questo, manifestiamo questo nostro sentimento di profondo rammarico quando ci viene negato qualcosa. Ogni volta che questo accade, e purtroppo ultimamente capita troppo spesso, percepiamo distintamente la convinzione che ci viene tolto definitivamente un tassello della nostra quotidianità e della nostra tanto auspicata vita normale. Si, una vita normale, dove magari c'è anche la possibilità di poter acquistare nel proprio paese un giornale e poterlo leggere".

"Mi sento di rivolgervi un caloroso appello - conclude - affinchè ognuno per le proprie competenze si attivi nell'immediato per far si che questa volta non ci tocchi l'ennesima penalizzazione, e che la nostra comunità possa ancora avere la possibilità di potersi permettere di acquistare un giornale".

Nessun commento:

Posta un commento