martedì 17 aprile 2012

Nuove scoperte dall'Alto Sannio


tempio sannitico Schiavi d'Abruzzo
Nuove intriganti rivelazioni dall’Alto Sannio. Durante l’appuntamento di sabato pomeriggio a Pietrabbondante, per la presentazione del thriller “La confraternita del Lupo” di Daniele Lombardi, lo studioso del mondo sannita Nicola Mastronardi ha raccontato di nuove scoperte archeologiche al confine tra l’Abruzzo e il Molise, tracce di vita di un lontano passato che potrebbero far riemergere realtà sorprendenti per il territorio. “L’ AVAT-Borrello (Associazione per la Valorizzazione dell’Ambiente e del Territorio), paesino poco distante da Pescopennataro – ha spiegato Mastronardi – ha scoperto nella collina di Montalto strutture antiche. Sono state fotografate e con l’ausilio di tecnici ed ingegneri sono stati fatti rilievi, poi trasmessi all’archeologo Adriano La Regina e alla Soprintendenza di Chieti”. Il Presidente dell'Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte di Roma avrebbe analizzato le immagini delle strutture in questione, ritenendole di grande interesse. Le ipotesi, ancora tutte da valutare, rimandano ad un antico abitato o ad una necropoli principesca, in quanto ci sarebbero  tombe  somiglianti a quelle dei nobili etruschi. Nessuno ha ancora scavato per capire meglio cosa è nascosto sotto la terra di Borrello. Sarà infatti la Soprintendenza chietina ad occuparsi della nuova scoperta. L’Ente culturale ha infatti già informato il Comune del paesino ai confini del Molise, noto per le splendide Cascate del Verde. E a breve, potrebbero esserci novità.
Si suppone che le strutture appartengano al mondo sannita. Se così fosse, l’idea di un collegamento tra le aree archeologiche dell’Alto Molise e del basso Abruzzo sarebbe ulteriormente confermata. D’altronde, studiosi e amministratori della zona in questione hanno avviato già dallo scorso anno il progetto del Parco Archeologico dell’Alto Sannio, che comprende il territorio ricco di archeologia che va da Schiavi D’Abruzzo fino a Pietrabbondante. “Le rivelazioni di Borrello – ha precisato Mastronardi – confermano l’estrema importanza della comunità che si è insediata nell’età del ferro tra Schiavi, Capracotta, Pescopennataro e Pietrabbondante. In questo ferro di cavallo tra le montagne, al cui interno è Agnone e che comprende anche la zona di Vastogirardi e Carovilli, si sarebbe costituita la comunità genetica del Sannio”.
Un contributo determinante alla individuazione del sito e alla  comprensione della sua importanza dal punto di vista storico è stato fornito da:  Angelo Ferrari (Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Metodologie Chimiche, Roma), Amelio Ferrari (Istituto Tecnico Agrario “Emilio Sereni”, Roma); Guglielmo Palmieri (Comunità Montana  "Montagna Sangro-Vastese", Abruzzo),  Marino Di Nillo ( DigitPA, Roma); Ezio Burri (Università dell'Aquila  - Dipartimento Scienze Ambientali, L'Aquila).

Adelina Zarlenga
Primo Piano Molise

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