tempio sannitico Schiavi d'Abruzzo |
Nuove intriganti
rivelazioni dall’Alto Sannio. Durante l’appuntamento di sabato pomeriggio a
Pietrabbondante, per la presentazione del thriller “La confraternita del Lupo”
di Daniele Lombardi, lo studioso del mondo sannita Nicola Mastronardi ha
raccontato di nuove scoperte archeologiche al confine tra l’Abruzzo e il
Molise, tracce di vita di un lontano passato che potrebbero far riemergere
realtà sorprendenti per il territorio. “L’ AVAT-Borrello (Associazione per la Valorizzazione
dell’Ambiente e del Territorio), paesino poco
distante da Pescopennataro – ha spiegato Mastronardi – ha scoperto nella
collina di Montalto strutture antiche. Sono state fotografate e con l’ausilio
di tecnici ed ingegneri sono stati fatti rilievi, poi trasmessi all’archeologo
Adriano La Regina e alla Soprintendenza di Chieti”. Il Presidente dell'Istituto Nazionale di
Archeologia e Storia dell'Arte di Roma avrebbe analizzato le immagini delle
strutture in questione, ritenendole di grande interesse. Le ipotesi, ancora
tutte da valutare, rimandano ad un antico abitato o ad una necropoli
principesca, in quanto ci sarebbero
tombe somiglianti a quelle dei
nobili etruschi. Nessuno ha ancora scavato per capire meglio cosa è nascosto
sotto la terra di Borrello. Sarà infatti la Soprintendenza chietina ad
occuparsi della nuova scoperta. L’Ente culturale ha infatti già informato il
Comune del paesino ai confini del Molise, noto per le splendide Cascate del
Verde. E a breve, potrebbero esserci novità.
Si suppone che le strutture
appartengano al mondo sannita. Se così fosse, l’idea di un collegamento tra le
aree archeologiche dell’Alto Molise e del basso Abruzzo sarebbe ulteriormente
confermata. D’altronde, studiosi e amministratori della zona in questione hanno
avviato già dallo scorso anno il progetto del Parco Archeologico dell’Alto
Sannio, che comprende il territorio ricco di archeologia che va da Schiavi
D’Abruzzo fino a Pietrabbondante. “Le rivelazioni di Borrello – ha precisato
Mastronardi – confermano l’estrema importanza della comunità che si è insediata
nell’età del ferro tra Schiavi, Capracotta, Pescopennataro e Pietrabbondante.
In questo ferro di cavallo tra le montagne, al cui interno è Agnone e che
comprende anche la zona di Vastogirardi e Carovilli, si sarebbe costituita la
comunità genetica del Sannio”.
Un contributo determinante alla individuazione del sito e alla comprensione della sua importanza dal punto
di vista storico è stato fornito da: Angelo
Ferrari (Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Metodologie Chimiche,
Roma), Amelio Ferrari (Istituto Tecnico Agrario “Emilio Sereni”, Roma); Guglielmo
Palmieri (Comunità Montana
"Montagna Sangro-Vastese", Abruzzo), Marino Di Nillo ( DigitPA, Roma); Ezio Burri (Università
dell'Aquila - Dipartimento Scienze
Ambientali, L'Aquila).
Adelina
Zarlenga
Primo Piano Molise
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